Racconto “Sono seduto lì.” di Santini Flavio.

Sono seduto lì, a guardare quei puntini luminosi.
Fissi nel cielo, o quasi…
Ecco una stella cadente.
Bellissima, ma mi sono dimenticato di esprimere un desiderio.
Sarà per un’altra volta.
Non sento freddo, come tutte le volte che rimango fisso a guardare le stelle.
Potrebbero esserci -10° c, ma io non sentirei il freddo.
Anche se rimango imbambolato a fissarle per ore, non mi stanco.
Penso a papà.
Chissà se esiste un posto lassù, dove sta lui.
Sono sempre stato affascinato dalla natura, sin da piccolo.
Poi quando lui è morto, sono diventato ancora più attento ai piccoli miracoli, alle enormi bellezze che la natura crea.
Le stelle, come ho già scritto nelle mie “poesie”, sono l’unica cosa che non ti tradisce mai!
Sono sempre lì, per anni, millenni.
E si fanno ammirare.
Sento un rumore dietro di me tra i cespugli.
Mi distraggo un secondo e torno a guardare le stelle.
Penso agli occhi della persona di cui sono innamorato, e penso che la natura, ha fatto un errore.
Ha messo due bellissime stelle, invece che nel firmamento, sul suo viso.
Mi accorgo di avere la bocca spalancata.
La chiudo, ma qualche secondo dopo, in piena estasi si riapre.
Va già bene che non ci sono insetti…
Rido nel pensarci.
E mi rendo conto di quanto può essere bello restare da soli.
Il pensiero viaggia, libero e senza problemi.
È fantastico!
Poi subito il mio pensiero va a lei.
E il mio animo si rattrista.
Chissà dove, e con chi sarà.
Magari non penserà neanche per un secondo a me.
Tanto ci sono abituato.
Guardando le stelle, ne cerco 2 che potrebbero avvicinarsi alla bellezza dei suoi splendidi occhi verdi.
E il sorriso torna.
Un’altra stella cadente.
Stavolta aveva una coda lunghissima, ma mi sono ridimenticato di esprimere un desiderio.
Tanto non si avverano mai.
No, sbaglio, la vita senza desideri non è vita, l’importante è esprimere quelli che poi si avverano…
Altra risata, riesco a essere sarcastico da solo.
Sono malato…
Altra risata.
Tutto è silenzio, è bellissimo, si sente appena il mio respiro e il vento tra gli alberi.
Cerco di respirare il meno possibile e il più piano possibile, per fare meno rumore.
Altro rumore tra i cespugli, stavolta non dietro di me, ma di fianco.
Non ci rivolgo neanche lo sguardo stavolta.
Sarà sicuramente un animaletto, magari un cinghiale di 50 kg…
Altra risata.
Nonostante, sia solo, riesco a sorridere…
Dopo che ho viaggiato con la morte a fianco per circa 6 mesi, non riesco più a essere pessimista e basta.
È come una valvola, una volta che sono pessimista, la valvola scatta, divento se non ottimista, almeno equilibrato…
Non esageriamo.
Rido.
Altra… No, stavolta è un’illusione ottica, niente stella cadente.
Peccato, stavolta ero pronto per esprimere un desiderio…
È proprio strana la vita.
Rido ancora.
La solitudine, ho notato negli anni ti porta a perdere il senno, rido per qualsiasi cosa o quasi, però è bello sentirsi così libero.
Chissà se un giorno incontrerò una persona che mi vorrà bene, e che vorrà condividere la sua vita con la mia.
Divento triste, non è bello!
26 anni, solo, sia in famiglia, sia in amore, il secondo da sempre…
Ho tanto da offrire, almeno credo.
La parte equilibrata di me non mi lascia scampo!
Non appena provo a sbandare e ad esagerare, lei interviene e mi rimette con i piedi per terra…
Un aereo.
Bello anche lui, con le sue lucine intermittenti…
Un mini albero di natale volante…
Chissà dove sono i regali…
Rido ancora!
Mi rilasso, mi diverto, penso, vivo!
Che belle che sono le stelle!
Dio, se solo esistessi, che meraviglia che hai creato, poi però hai creato l’uomo.
Nessuno è perfetto!
Che cazzo di pensieri che mi vengono.
Non ho neanche fame.
È grave! Le stelle non possono crearmi questi problemi!
Ma nonostante tutto non ho fame…
Non ho freddo, non ho fame, non ho sonno.
Che cazzo ho? Mi chiedo.
La risposta che mi viene in mente è presto detta.
Ho voglia di affetto!
Sing! E penso a lei.
Con il suo corpo.
La sua dolcezza, tenerezza.
Non le manca nulla!
Solo l’essere innamorata di me.
Piccolo, ed insignificante particolare…
Rido ancora! Basta! Voglio piangere!
Ma non ci riesco.
Quei 6 mesi, sono stati…
Non so come definirli, se brutti, o solamente costruttivi…
In qualunque caso, mi hanno insegnato qualcosa.
Per esempio a farmi 3.000 km in 2,5 mesi in bici…
Bello ma faticoso.
Ancora rido!
Che rabbia!
Ho il cellulare acceso.
Aspetto un suo sms.
Inutile, tanto per lei sono solo una rottura.
Ma io imperterrito non desisto!
Il mio cellulare dovrà rimanere acceso sempre! Come il fuoco di Olimpia…
Quanto sono stupido.
Mi trovo in mezzo alla campagna, da solo vicino alla strada deserta per km.
Non c’è una casa.
Non un lampione.
Le uniche luci sono quelle delle stelle, e del mio cellulare…
Il mio cellulare!?
Amore.
È lei.
Guardo.
No…
È il mio migliore amico che mi chiede che cazzo faccio stasera…
Bzz, il cellulare che vibra, altro sms…
Di nuovo lui.
Che palle!
Mi chiede scusa, sa che non sono nelle vicinanze… È la forza dell’abitudine…
Decido di rispondergli.
“potresti venire quì tu? 🙂 va be lasciamo stare… Resta pure lì… 🙂 ciao.”
Inviato…
Desolazione ovunque, ma il cellulare prende…
Che ridere.
Un altro bzz.
Una chiamata.
Non è lei.
Che sfiga! Merda!
Stavolta è la mia migliore amica.
“come va? Tutto bene? Quando torni?”
” non so quando… Di sicuro non stasera, sono triste, lei non mi chiama… Lo so che per lei sono meno di un amico o quasi, ma… L’amore è brutto…”
“dai che magari ti chiama adesso, ti lascio andare, così se chiama trova libero…”
“magari, non aspetto altro! Ciao e grazie!”
“ciao…”
Disperato, decido di spegnere il cellulare.
Che però riaccendo immediatamente.
Non riesco a stare senza lei.
Sarà brutto, ma non riesci a viverci senza.
Risata, mica tanto bella…
Continuo a guardare le stelle, sono le 2 di notte.
Lei è veramente bella.
Mi chiedo perchè la natura deve essere così cattiva.
Ti fa conoscere donne così, poi…
Lasciamo perdere.
Ritorniamo alle stelle!
Speriamo che almeno lei non sia da sola, che sia felice.
Un puntino che si sposta.
Magari è un UFO.
Rido.
Magari, come nella canzone.
Extra-terrestre portami via…
Chissà, magari loro non provano amore.
Che schifezza! Insignificanti! Se esiste una specie così, bisognerebbe eliminarla!
Poverini…
Per la 3 volta di nuovo un rumore dal cespuglio.
Mi sta innervosendo.
Non tanto per la paura, tanto per il disturbo che mi crea.
Arg! un’altra stella cadente!
Stavolta il desiderio l’ho espresso.
Speriamo solo che si realizzi!
Probabilmente, o lo racconto a qualcuno, e quindi non si avvera, oppure mi dimentico il desiderio terribilmente impossibile!!, e non mi accorgo che si è realizzato.
Mette male riuscire a pensare alle stelle, ai miei pensieri, a lei, a tutto…
Che confusione, che traffico!
E rido…
Sto impazzendo, oppure, lo sono sempre stato e solo ora me ne accorgo…
Un faro in lontananza…
Un ufo in macchina…
Sono veramente idiota!
Non può essere un ufo, so che è una macchina… ufo oggetto non identificato… La macchina è un oggetto ben identificato…
Si avvicina, è piuttosto veloce…
Mi passa vicino, con gli abbaglianti accesi.
Sembra non si sia accorto di nulla…
Deve essere una cosa naturale quella di non notarmi, Non considerarmi…
Tristezza!
In tutto il corpo…
E come al solito non riesco a non pensare a lei.
E mi torna quasi un sorriso…
Un altro rumore più forte, più vicino.
Sembra avvicinarsi…
Sono talmente incazzato con qualunque cosa sia a fare quei rumori, che se non si fa vedere, la cerco io!
Nessuno deve disturbarmi mentre penso a lei! oh!
Che scemo…
Mi avvicino alla macchina.
La apro e cerco la lampada nel cassettino del cruscotto.
La accendo, e la punto dove penso sia questo casinista!
Nulla.
Neanche un rumore…
Adesso che ci penso, non si sente neanche più il vento.
Mi preoccupo.
È la tipica cosa che accade nei film di orrore…
Nei film ora esce il mostro da sotto la macchina, mi prende dalle caviglie, e mi mangia…
Punto la lampada verso la macchina…
Che stupido! Logicamente non c’è nessuno…
Spengo la lampada.
Mi dà fastidio la luce.
Non mi fa vedere le stelle!
Accendo il palmare, e mi rileggo le lettere scritte a lei…
Mi siedo sul sedile della macchina con la portiera aperta.
Mi rattristo nel pensare che magari lei non le ha neanche lette.
Magari le usa per i cani.
Non mi ha mai risposto alle domande che le avevo fatto.
Pazienza.
Tanto…
Mi viene quasi da piangere..
Tanto fortunato in tante cose e per nulla in amore…
Darei tutto per essere un po più fortunato in quel campo. 🙂
Appoggio la testa sullo schienale e chiudo gli occhi…
Tepore, tranquillità, sonno…
Speriamo di sognarla…